lunedì 21 giugno 2010

Milano sospende corse metro notturne nel weekend, Ragone alza la voce

Il viceresponsabile meneghino dell’Italia dei Diritti: “Si fa uno sforzo enorme per equipararci agli standard europei ma decisioni come questa congelano tutto”

Il Comune di Milano ha deciso di sospendere il servizio metro notturno del sabato sera che prolungava le corse, ormai da due anni, fino alle due di notte. Quell’ora in più, secondo Atm, ostacola i lavori per i nuovi semafori in corso sui binari della linea rossa, di qui la scelta di sospendere l’ora extra anche sulle altre due linee, almeno fino alla fine degli interventi, fissata entro l’anno.

“Si fa uno sforzo enorme per equipararci agli standard europei – ha commentato Luca Ragone, viceresponsabile milanese dell’Italia dei Diritti – ma decisioni come questa congelano tutto. Spero che il passo indietro non sia definitivo e che Atm una volta conclusi i lavori torni almeno all’orario attuale. Si parla tanto di prevenzione contro la guida in stato di ebbrezza – continua Ragone –, ma se avessimo più mezzi pubblici e una maggiore efficienza del servizio, la maggior parte dei ragazzi, come già succede a Berlino o a Barcellona, il sabato sera prenderebbe i mezzi pubblici. Penso sia necessario almeno potenziare il servizio di sostituzione della metropolitana – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, così da tamponare i disagi con mezzi di superficie sostitutivi”.

lunedì 14 giugno 2010

Caos e sosta selvaggia sui Navigli di Milano, l’analisi della Martino



La responsabile cittadina dell’Italia dei Diritti: “Si impegni il Comune ad attrezzare questa zona con presìdi notturni”

Il debutto dell’isola pedonale dei Navigli nel primo weekend non può certo dirsi positivo. Numerosi e irrisolti i disagi: l'invasione delle auto che a mezzanotte sfrecciano fra i tavolini all’aperto, i banchetti di venditori abusivi, i suv lasciati in bella vista sotto i cartelli di divieto di sosta e l’assenza dei vigili oltre le ore 21.
“In quella zona le cose non sono cambiate – afferma Annalisa Martino, responsabile per Milano dell’Italia dei Diritti –; dettano legge i commercianti, i ristoratori, i gestori di locali, i quali hanno interesse a chiedere la chiusura del traffico ma non garantiscono una contropartita in termini di responsabilità. Parcheggiare sui Navigli è quasi impossibile, si sosta l’auto di pomeriggio e quando successivamente si cerca di uscire, nella maggior parte dei casi, si rimane incastrati a causa di macchine in tripla fila o grossi suv, che impediscono anche i passaggi di emergenza per le autoambulanze. Serie difficoltà – continua la Martino – vissute dai residenti. Il quartiere infatti non è soltanto il ritrovo della Milano notturna, è soprattutto una vecchia zona popolare, oggi con abitazioni di pregio, dove purtroppo, passato un certo orario, succede di tutto”.
Tanto anche lo sporco in bella vista, data la scarsità dei cestini dell'immondizia, quattro in centinaia di metri, che già alle 23 traboccano di bottiglie in vetro, la cui vendita sarebbe vietata da un'ordinanza di Palazzo Marino. Problemi riscontrati da tempo che non paiono arginati dalle misure che si dichiaravano previste. Abbassate le serrande dei bar, i Navigli tornano a essere un luogo pericoloso, di spaccio e di tossicodipendenza.

“Il Problema pusher – prosegue la rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – emerge in situazioni di affluenza di pubblico giovane; in questo caso, mancando un’adeguata e costante sorveglianza, il grosso disagio rimane. È auspicabile che il Comune e le forze dell’ordine si impegnino ad attrezzare la zona di controlli notturni e che gli stessi esercenti, godendo per primi della maggiore visibilità garantita ai loro negozi dall’isola pedonale contribuiscano al finanziamento dei presìdi. Attivazione sinergica per tutelare i residenti”.

martedì 8 giugno 2010

Pazienti truffati da “Clinica odontoiatrica”, l’indignazione di Criseo



Il responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti : “Necessario accertare tutte le irregolarità”


Milano – Saracinesche abbassate, un foglio con sopra scritto ‘Chiuso’. Così appare oggi la ‘Clinica odontoiatrica’ sita in viale Monza 79 a Milano, affiliata in franchising al marchio di centri dentistici ‘Vital Dent’. Uno studio medico che, si è scoperto, era registrato come ‘Milan quattro srl’alla voce: ‘Gestione uffici temporanei e residence’.
Risultano irreperibili dalla fine di maggio i due titolari, gli spagnoli Angel Aranda Gonzalez e Carlos Munoz Penalver, entrambi di 39 anni. Con loro sono scomparsi gli stipendi dei dipendenti e gli acconti degli ignari pazienti, abbandonati con le cure mediche in sospeso e con rate da pagare alle finanziarie che avevano anticipato loro il denaro.

Netto l’intervento sulla vicenda del responsabile per la Lombardia dell’Italia dei diritti Giuseppe Criseo: “E’ davvero molto strano che seimila persone siano passate nelle mani di questa clinica e nessuno si sia accorto dei comportamenti anomali. Non è il primo caso che avviene in questa regione, appare evidente una carenza di controlli alla fonte e non solo”.

Sconcertate le numerose vittime della truffa, tra cui l’intero personale, la responsabile del centro dentistico e la receptionist, che da qualche delucidazione tra le giustificabili proteste degli ex pazienti infuriati, pronti a recarsi alla Guardia di Finanza. Del catalano Aranda Gonzalez e di Munoz Penalver che hanno operato sino alla prima metà di novembre con il marchio ‘Vital dent’ prendendosi un esposto per inadempienze contrattuali dalla stessa società concessionaria, oggi, negli uffici, rimane come unica traccia tangibile ,oltre ai materiali di lavoro, una valigia semivuota. Un trucco, probabilmente, per simulare falsi impegni imminenti e prepararsi alla fuga.

“Sarà necessario rafforzare le indagini - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro - riuscendo a comprendere se siamo in presenza di irregolarità., accertando se la responsabilità sia degli organismi controllori o della volontà politica, perché sovente, in tali situazioni, si nascondono interessi occulti”.

lunedì 7 giugno 2010

Taglia per chi pesta i “compagni” a Milano, lo sconcerto di Ragone


Il viceresponsabile comunale dell’Italia dei Diritti: “Sicuramente si tratta di un gruppo di nostalgici di qualcosa che per un ventennio ha rovinato l’Europa tutta”


Milano – Un compenso monetario per chi va a picchiare i “compagni” del liceo classico Manzoni. L’appello è apparso in internet su un sito di area neofascista. Del mittente, comunque, non si ha traccia e anche Forza Nuova ha preso le distanze, giudicando tale mossa come “l’iniziativa di qualche svitato”.
Secco il commento del viceresponsabile dell’Italia dei Diritti per il comune di Milano, che ha dichiarato: “Sono a tal punto sconcertato che sono senza parole. Un’iniziativa del genere si commenta da sola. Sicuramente si tratta di un gruppo di violenti, nostalgici di qualcosa che per un ventennio ha rovinato non solo l’Italia, ma l’Europa tutta. Tra l’altro in Italia vige una legge che vieta la formazione di tali gruppi, che vanno individuati e fermati”, ha poi concluso il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro.