venerdì 23 aprile 2010

La Moratti boccia il piano-alberi per Milano, la critica di Ragone


Il viceresponsabile meneghino dell’Italia dei Diritti: “Giunta non propositiva, la città ha bisogno di verde”


Roma, 23 Aprile 2010 - “Quella di Abbado e Piano è un’ottima iniziativa che purtroppo si scontra con la consueta miopia della giunta Moratti”. Così Luca Ragone, viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti, commenta la bocciatura, da parte del Comune del capoluogo lombardo, del progetto di Renzo Piano che prevede la piantagione di novantamila alberi nel centro città. Questo il compenso richiesto da Claudio Abbado per tornare a dirigere la Scala dopo 24 anni, un’operazione ritenuta dai tecnici di Palazzo Marino economicamente onerosa ed impraticabile.
Sarcastico il giudizio che l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, rivolge al primo cittadino, che “per verde pubblico intende anche i fiori annaffiati sui davanzali. Il centro è congestionato dal traffico, l’aria è irrespirabile e quindi - prosegue Ragone - c’è bisogno di verde, tenuto conto dei pochi e malcurati parchi pubblici. L’amministrazione comunale si è dimostrata tutt’altro che propositiva e lungimirante dal momento che - conclude il viceresponsabile meneghino - per la Moratti si trattava di un buon biglietto da visita elettorale e per la città di una grossa opportunità in vista dell’Expo”.

venerdì 16 aprile 2010

Discarica e rifiuti tossici nell’ex macello milanese, Italia dei Diritti sdegnata



Il viceresponsabile meneghino del movimento Filippo Monteleone: “Sogemi e Comune andrebbero denunciati per crimini verso la salute pubblica”


“L'unico commento che posso fare riguardo a questa situazione di grande degrado e rischio per la salute dei cittadini, ignari dei pericoli a causa della mancanza di una comunicazione trasparente che vada al di là dei soliti slogan, è la speranza che ci sia una parte dell'opinione pubblica che apra gli occhi di fronte a quelli che possono essere considerati dei veri e propri crimini contro la tanto strombazzata legalità e soprattutto verso la salute pubblica”. Queste le prime parole del viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti Filippo Monteleone alla notizia del grave stato di degrado in cui versa l’ex macello comunale di via Lombroso a Milano. Nei capannoni dell’ex mattatoio carcasse di automobili e montagne di rifiuti, molti dei quali tossici e cancerogeni. La Sogemi, società a capitale comunale che dovrebbe occuparsi dell’area fino al 2040, afferma di non avere i fondi necessari alla bonifica e così anche il progetto per la creazione della ‘Cittadella del gusto e della salute’ presentato dalla Giunta Moratti e previsto per il 2015, è fermo. Vergognoso visto che il Comune paga a alla Sogemi anche un affitto per lasciare le auto sequestrate dalla polizia locale. Duro l’affondo dell’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “La fantomatica Sogemi, foraggiata dal Comune, nonché l’amministrazione stessa, andrebbero denunciate alla Asl e a tutti gli uffici competenti. Invece di continuare a distruggere zone agricole e naturali per la costruzione di nuovi complessi residenziali, sarebbe anche ora che iniziasse una seria politica di riedificazione di tutte quelle aree dismesse come questa, abbandonate a sé stesse, che si trovano in pieno centro città”.

martedì 13 aprile 2010

Lo scandalo dei box a Milano, la soluzione di Ragone


Il viceresponsabile cittadino dell’Italia dei Diritti: “Bisogna valutare le ditte prima che comincino a lavorare e scegliere solo quelle serie”

Milano – “Non è la prima volta che accade una cosa simile, molto spesso infatti i cantieri vengono lasciati aperti e mai completati, rendendo fatiscenti molti luoghi della città”. Queste le prime parole di Luca Ragone, viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti, in riferimento all’abbandono dei lavori per la costruzione di box in via Bazzini, a pochi passi da piazza Piola. Il fallimento della società edile che li stava costruendo ha prodotto solamente un cumulo di rifiuti, intascandosi i soldi dei cittadini che avevano prenotato un garage e costringendo chi abita lì intorno a convivere con un groviglio di tubi in un’enorme voragine. “La riqualificazione urbana in questi termini non fa altro che rovinare le aree verdi, quindi – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è necessaria una valutazione seria delle ditte edili, in modo che esiti negativi non si verifichino mai. In casi come questi invece – chiosa Ragone – bisogna costringere la società di costruzioni a rimborsare chi ha già acquistato il box, successivamente concedere il riappalto ad un’altra azienda che mostra solidità fin dal principio, così da evitare di interrompere i lavori tenendosi i soldi in tasca perché si ha la certezza che saranno le assicurazioni a risarcire”.

giovedì 8 aprile 2010

A Milano 200 euro per chi adotta un anziano, l’opinione di Ragone


Il viceresponsabile per la città di Milano dell’Italia dei Diritti: “L’iniziativa mi sembra buona, ma esprimo i miei dubbi in merito alla validità dei controlli sulle famiglie affidatarie”

Milano – “Sono tendenzialmente favorevole ad una iniziativa di questo genere, ma non dobbiamo dimenticare che le persone non sono delle merci e vagliare attentamente le modalità di controllo e di scelta delle famiglie affidatarie”. Con queste parole il viceresponsabile per la città di Milano dell’Italia dei Diritti Luca Ragone esprime la sua opinione in merito alla proposta sperimentale promossa dal comune di incentivare, attraverso l’erogazione di un contributo mensile medio di duecento euro, l’assistenza a distanza di anziani da parte delle famiglie milanesi. Secondo quanto previsto dal progetto, prima di dare avvio all’affido, gli uffici comunali provvederanno ad effettuare i necessari colloqui con le famiglie, a predisporre test psicologici, e a pianificare un primo periodo di prova. “Preparare pranzi, occupare il tempo libero con un film al cinema o uno spettacolo a teatro, prenotare un appuntamento dal parrucchiere, sono certamente attività che contribuiscono alla felicità dell’anziano, solitamente ridotto in solitudine – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, ma mi chiedo se il progetto di affido valuta anche la possibilità di riempire le ore più critiche per queste persone, ossia quelle serali. E come verranno effettuati i controllo sull’andamento dell’assistenza?”.

Processo al famoso writer Bros, l’analisi di Ragone

Il vice responsabile per Milano dell’Italia dei Diritti: “Questo ragazzo è un’artista, ma comunque deve poter esercitare la sua arte nella legalità”

Milano – “Se non hanno spazio dove manifestare la propria creatività, è normale che i graffitari usino gli spazi pubblici per darle sfogo”. E’ questo il commento del vice responsabile per Milano dell’Italia dei Diritti, Luca Ragone, alla notizia del processo al famoso writer Daniele Nicolosi, in arte Bros, nel quale il Comune di Milano si è costituito parte civile. A Bros vengono contestati diversi reati di imbrattamento di edifici pubblici, privati e di fermate della metro. Da sottolineare che Nicolosi in passato ha esposto le sue opere al Pac e a Palazzo Reale. “Questo writer – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - è riconosciuto come artista visto che ha fatto alcune mostre, quindi bisognerebbe organizzare spazi adatti per lui e per i ragazzi che hanno la sua stessa passione. Magari si potrebbero mettere a loro disposizione dei muri non curati come quelli del carcere di San Vittore oppure organizzare spazi di performance dove fare i loro graffiti su tele per poi trasferirli sulle pareti di fabbriche abbandonate. Senza autorizzazione – conclude Ragone - il graffito, per quanto possa essere considerato arte, non può essere legale poiché tale attività non ha ricevuto il permesso da parte del Comune e dei proprietari dei palazzi su cui sono state dipinte queste scritte”.