mercoledì 24 marzo 2010

Ragone su Ecopass senza divieti di scarico merci a Milano


Il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti: “Decisione necessaria anche se propagandistica”

“Sebbene sulla decisione del Comune aleggi qualche sospetto vista la prossimità del ricambio della giunta regionale, sono d’accordo”. Questo il commento del viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti Luca Ragone circa l’abolizione del divieto di accesso nell’area Ecopass del centro meneghino per i veicoli di carico e scarico merci. “La deregulation era palesemente necessaria perché la restrizione cozzava con l’anima commerciale della città e - continua il rappresentante territoriale del movimento presieduto da Antonello De Pierro – aggravava una situazione resa assurda dall’istallazione della zona a ingresso limitato che pesava sulle tasche dei conducenti senza aver mai portato il vantaggio ecologico paventato al momento dell’inaugurazione. Mi auguro che il cambiamento di rotta non rappresenti l’unica soluzione possibile per garantire ai milanesi un’aria più pulita, e mi aspetto – conclude Ragone - la medesima sensibilità anche quando dalle strade spariranno i manifesti elettorali”.

venerdì 19 marzo 2010

Firmate le ordinanze su via Padova a Milano, l’opinione di Ragone


Il viceresponsabile milanese dell’Italia dei Diritti: “Le ordinanze del sindaco arrivano tardi e risolvono solo in parte i problemi”


Milano – “Milano avrebbe dovuto seguire gli esempi di città come Berlino e Barcellona, dove i locali notturni sono localizzati in quartieri appositi, senza abitazioni negli immediati dintorni e con un controllo oculato della polizia. Stabilire ora una sorta di coprifuoco, e limitare il lavoro dei commercianti che hanno ottenuto una regolare licenza mi pare fuori luogo”.

Con queste parole il viceresponsabile milanese dell’Italia dei Diritti, Luca Ragone, commenta la firma da parte del sindaco di Milano, Letizia Moratti, delle due ordinanze che regoleranno sino al 31 luglio prossimo la vita nella zona multietnica del capoluogo lombardo con l'obiettivo di ridurre gli assembramenti serali e notturni. Nel primo provvedimento i proprietari di immobili sono obbligati a presentare, entro trenta giorni, alla polizia locale un’autocertificazione con i dati della locazione. Stessa cosa dovranno fare gli inquilini. Agli amministratori viene richiesto di segnalare qualsiasi irregolarità. La mancata segnalazione da parte di quest’ultimi verrà sanzionata con una multa di 450 euro .
La seconda ordinanza colpisce invece la vita di strada, riducendo gli orari di apertura e chiusura di locali notturni, centri massaggi, phone center e negozi di vendita al dettaglio.


“Approvo la decisione di effettuare maggiori controlli su inquilini e proprietari di casa – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – tuttavia alcune scelte determinanti su via Padova dovevano essere prese in tempi non sospetti”.

martedì 16 marzo 2010

Stranieri blindati in via Padova a Milano, l’analisi di Ragone


Il viceresponsabile milanese dell’Italia dei Diritti: “Controlli necessari nei palazzi-favelas, ma occorre punire anche chi si arricchisce con gli affitti”

Milano – “Non sono contrario ai controlli delle forze dell’ordine che avvengono nel tanto chiacchierato quartiere milanese, ma la responsabilità del degrado della zona è certo da attribuire a chi specula sugli esorbitanti affitti pagati dagli extracomunitari”. Con queste parole il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti commenta la notizia riguardante i continui blitz effettuati dalla polizia in via Padova. Dopo le ripetute risse, le manifestazioni e la rivolta di febbraio i residenti, per il novanta per cento stranieri, sembrano barricati nelle proprie case spaventati forse dai vicini o dalla paura di nuove visite degli agenti. “I giornali – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – parlano di monolocali in precarie condizioni strutturali e di igiene, abitati da numerosi immigrati costretti a pagare affitti da ottocento euro al mese. Chi commette reati e infrange la legge deve essere punito, ma questo dovrebbe valere anche per coloro che si arricchiscono ai danni di chi versa già in gravi condizioni. Favorire l’integrazione e garantire maggior ausilio – conclude Ragone – mi sembrano atti dovuti per una società civile come la nostra”.